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Dio ti benedica

Come funziona la donazione secondo la visione di Dio

 

Oggi quasi tutte le chiese vogliono essere come la Chiesa di Filadelfia ma vivono come la Chiesa del vomito di Laudicea: per Dio è importante vivere non volere. Quindi, come funziona una donazione per essere benedetta da Dio?

Innanzitutto non possiamo offrire a Dio un qualcosa che non ci costa nulla: per esempio non posso essere cristiano se l'unica cosa che faccio per il Regno di Dio è passare due ore alla domenica in un edificio a cantare, lodare e pregare e poi per tutta la settimana mi dimentico di Dio, della Sua volontà e quindi del Suo Regno. 

Il mondo egoista ci ha insegnato la disonestà e quindi molto spesso adottiamo lo stesso parametro con Dio. Ma Dio non è il mondo.

Nel Regno di Dio ci sono delle leggi e una di queste leggi è che si miete in base a quello che si semina (Galati 6:7-8).

Nella donazione funziona allo stesso modo. Innanzitutto si deve essere grati di donare. Ma se non ho nulla, come faccio a donare qualcosa a Dio? 

Se ho poco, metto da parte la decima di quel poco. Ma ho solo pochi centesimi, come faccio? Dono a Dio il 10% di quei centesimi. Ma se vendo una casa o un bene, dono a Dio anche il 10% di quello che incasso? Si.  Se vogliamo essere benedetti da Dio dobbiamo essere corretti anche nelle donazioni a Dio.

Ma siamo nel mondo, a chi posso donare la mia decima? La donazione la puoi fare alla chiesa di appartenenza, ad una missione oppure a quelli che divulgano il Vangelo e fanno opere degne del Regno di Dio, come dice la scrittura "dai loro frutti li riconoscerete" ricordandoci che Dio guarda al cuore e non all'apparenza.

Ma se la chiesa a cui dono sperpera le donazioni costruendo edifici inutili, ristrutturando catapecchie religione, reliquie e acquistando macchine di lusso? Dio guarda al cuore tuo e per quanto riguarda la chiesa, Dio è il giudice e chi spreca sarà giudicato secondo il giusto giudizio di Dio.

Chiese di prosperità o gloria a Dio? La chiesa della prosperità è molto in voga in questi ultimi decenni soprattutto nel mondo anglosassone. Dio è prospero e ama la prosperità ma deve essere una santa prosperità, che venga usata per dare la gloria a Dio. Abramo e Giacobbe erano ricchissimi, ma erano pienamente in linea con le leggi di Dio.

In molti oggi sono maledetti finanziariamente perché non hanno entrate sufficienti a pagare le spese basilari per mantenersi. Dio non vuole di certo un popolo in piena povertà che va ad elemosinare per arrivare a fine mese. A questo proposito vi lascio qualche spunto di riflessione sul come bisognerebbe monitorare anche le finanze in modo da usarle bene per il regno di Dio:

  1. Donare la decima: se ho poco dono il 10% del poco e la metto da parte ogni giorno che incasso qualche spicciolo. È importante essere fedeli. Dopo un po' diventa una bella abitudine. Di solito la donazione la si può fare a ogni fine mese. 
  2. Monitorare le spese. Appuntarsi ogni singolo euro da dove entra e come/dove viene speso. Ci sono app che lo fanno in modo egregio dove poter estrarre un file in Excel e verificare immediatamente la situazione oppure passare alla modalità carta e penna “nero su bianco”
  3. Usare il contante. Le carte di credito strisciano e il denaro fluisce senza rendersene conto. Dio ci ha dotato dei cinque sensi e il senso del tatto è stato tolto. E' importante usare il contante perchè si fa molta più attenzione soprattutto per gli acquisti superflui.
  4. Fare il bilancio periodicamente: all’inizio settimanalmente (per 4-6 settimane) e poi mensilmente. Da lì si comprende molto bene dove finiscono i soldi. Per esempio se spendo ogni settimana 30 € di spirtz, 20 € tra caffè e colazione la mattina, si comprende bene che a fine mese sono una bella cifra. Tra le spese che reputo superflue (per i cristiani che sono nel mondo ma che non sono del mondo) sono gli abbonamenti alle pay tv, ai portali musicali, siti di servizi di divertimento. di intrattenimento e di giochi. Fatevi un conticino annuale a quanto ammontano gli abbonamenti mensili.
  5. Non fate finanziamenti e se avete le possibilità chiudete i finanziamenti in corso il prima possibile. Dobbiamo iniziare a pensare "se ho il denaro necessario lo compro, altrimenti aspetto". A volte quell'acquisto dopo un po’ di tempo, non lo andiamo più a cercare.  
  6. Affidiamo a Gesù le cose materiali e anche il denaro. Chiediamogli come amministrare al meglio quello che abbiamo.
  7. Ultimo consiglio (ma ce ne sarebbero almeno altri mille) ma di certo il più importante è DIALOGARE COSTANTEMENTE CON GESU’. La chiave per vivere una vita piena e prospera è proprio questa.

Dio vuole un popolo che creda in Gesù, che evangelizzi, che sia a cuore pieno per il Regno di Dio, un popolo fedele alla Sua Parola. Ecco quindi che se ci azioniamo in tal modo, la nostra vita diventa prospera e di conseguenza Dio ci benedice e non ci fa mancare nulla. Dio è fedele alle promesse e soprattutto molto molto molto abbondante. Non mettiamoci a misurare con il contatore le benedizioni di Dio perchè Dio stesso sa di cosa abbiamo bisogno. Se faccio una donazione, può darsi che ricevo non denaro ma unione tra mio marito, mia moglie, con i figli, oppure che ricevo un talento di cui fino a qualche giorno prima non ne ero minimamente a conoscenza. Dio vede e provvede.

Se usiamo bene le risorse per il Regno di Dio, Dio provvederà a tutto quanto abbiamo bisogno in modo da non mancare di nulla.

In questa vita dobbiamo amministrare in modo giusto le risorse (anche economiche che abbiamo) senza farne un idolo. Il denaro è un mezzo non uno spirito. Nel mondo di oggi oltre il 70% lo lasciamo al governo (quindi a satana) per mezzo di tasse, imposte e quant’altro senza avere nulla in cambio. Dio su questo è giusto: ci chiede solo la decima.  

Concludendo, Gesù ci dice: “date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi” (Luca 6:38)

Dio ti benedica.